ARAZZO VICTOR BRECHERET AFRESCO SÃO FRANCISCO
Collezione: VICTOR BRECHERET
Categoria: Complementi d'arredo

ARAZZO VICTOR BRECHERET AFRESCO SÃO FRANCISCO
VICTOR BRECHERET
1,27m x 0,97m
K152606
ARAZZO VICTOR BRECHERET AFRESCO SÃO FRANCISCO
VICTOR BRECHERET
1,27m x 0,97m
K152606
Victor Brecheret (1894–1955), fin da bambino, amava scarabocchiare disegni e modellare bambole in argilla, che poi cuoceva nel forno di casa. I progetti di questo artista furono numerosi: possedeva una forza inesauribile per creare e produrre. Sempre serio, Brecheret — noto per le sue sculture in bronzo, forti e imponenti — aveva anche un lato profondamente affascinato dal paesaggio e dalla vita bucolica della campagna, delle piantagioni di caffè e dell’allevamento di bestiame, e soprattutto dalla cultura popolare e dalle persone che vivevano in quel contesto.
Brecheret nutriva una grande ammirazione per la figura di San Francesco, sempre circondato dagli animali. In questo affresco, lo ritrae con grande leggerezza e semplicità, rappresentando il santo considerato il protettore degli animali.
by Kamy è il marchio autorizzato dall’Istituto Victor Brecheret a rappresentare i disegni dell’artista in arazzi e tappeti.
Questo arazzo è stato realizzato dalle ricamatrici del progetto sociale 1+1+by Kamy, con ricamo libero a mano, che combina diversi tipi di punti con tecniche differenti, create da loro stesse.

Victor Brecheret nacque il 15 dicembre 1894 nella cittadina di Farnese, in provincia di Viterbo, in Italia. Rimasto orfano in tenera età, andò a vivere con gli zii, Augusto e Paulina Nanni.
Fin da bambino amava modellare figure in argilla, che poi cuoceva nel forno di casa. Un giorno, mentre camminava per strada, trovò a terra una rivista con illustrazioni fotografiche delle opere di Auguste Rodin; quella scoperta lo ispirò profondamente e da quel momento capì cosa voleva diventare da grande: uno scultore!
A diciott’anni iniziò a frequentare il Liceu de Artes e Ofícios, seguendo corsi di disegno, modellazione e intaglio del legno.
Durante il giorno lavorava nella fabbrica di scarpe dello zio, e di sera frequentava le lezioni. Dopo quasi due anni di studio, uno dei professori del Liceu chiamò sua zia e disse:
“Signora, non possiamo più insegnare nulla a questo ragazzo. Ha un talento incredibile. Se poteste portarlo a Roma o a Parigi, lì potrebbe imparare tutto ciò che desidera. Ha così tanto talento… penso che ne valga davvero la pena.
