Linee curve e avvolgenti, tonalità mute e terrose ispirate alla natura, geometrie che anche quando si fanno un po' più ardite non vanno mai a penalizzare la comodità, fantasiose declinazioni di corde o fibre intrecciate: sono le caratteristiche salienti delle proposte outdoor presentate in fiera dalle aziende del settore. Ve le raccontiamo
Tutte le novità e gli appuntamenti del Salone del Mobile.Milano 2025

Primi Ingressi 63° Salone del Mobile.Milano Porta Sud, Fiera Milano, Rho - Ph. Giulia Copercini
Paolo Sorrentino, Es Devlin, Robert Wilson, Pierre-Yves Rochon. 2.100 espositori, buyer, progettisti, investitori da oltre 150 Paesi. Al via la 63ª edizione del Salone del Mobile.Milano che quest’anno ospita Euroluce e un fitto palinsesto culturale.
In programma dall’8 al 13 aprile a Fiera Milano Rho, la 63ª edizione del Salone del Mobile.Milano prende il via e conferma il suo ruolo di riferimento globale nel mondo del design. Con oltre 2.100 espositori e una superficie espositiva di 169.000 mq completamente sold out, accoglie espositori da oltre 150 Paesi, tra cui 168 nuovi brand e 91 ritorni, evidenziando un’ampia partecipazione e apertura internazionale.
Il filo conduttore dell’edizione di quest’anno è “Thought for Humans.”, firmata da Dentsu Creative Italy e affidata all’artista fotografo americano Bill Durgin. Noto per la sua capacità di decostruire e reinterpretare il corpo, Durgin mostra come luce, legno, metallo, tessuto e bioplastica si fondano con la pelle umana, rendendo tangibile il messaggio di sostenibilità, armonia e connessione.
Al centro della Manifestazione un Programma Culturale di rilievo che valorizza il dialogo tra industria, creatività e sostenibilità. Quattro progetti speciali: in città Robert Wilson. Mother al Museo della Pietà Rondanini, in dialogo con il capolavoro di Michelangelo al Castello Sforzesco e “Library of Light” di Es Devlin, un progetto di Salone in collaborazione con Pinacoteca di Brera e La Grande Brera e con il contributo di Feltrinelli. Nei padiglioni della Fiera, “La dolce attesa” (padiglioni 22-24), installazione di Paolo Sorrentino sul concetto di attesa con le scenografie della set designer Margherita Palli e il tappeto sonoro di Max Casacci, e “Villa Héritage” (padiglioni 13-15), firmato da Pierre-Yves Rochon che omaggia il mondo dell’hotellerie e la Venezia di Luchino Visconti.
Dopo il successo di “The City of Lights”, torna Euroluce con 306 espositori. La manifestazione biennale si riconferma vetrina d’avanguardia nel lighting design, tra innovazione tecnologica, sostenibilità e nuovi linguaggi estetici, con la prima edizione di “The Euroluce International Lighting Forum” (10-11 aprile), diretto da Annalisa Rosso, Editorial Director & Cultural Events Advisor, in collaborazione con APIL, con oltre 20 esperti internazionali provenienti da vari ambiti, dalla solar designer Marjan van Aubel a Stefano Mancuso, neurologo delle piante, al grande antropologo britannico Tim Ingold.
Torna anche SaloneSatellite, che dopo 25 anni continua a essere incubatore di giovani talenti under 35, con 700 designer da 36 Paesi e 20 scuole internazionali di design. Il tema del 2025, NUOVO ARTIGIANATO: UN MONDO NUOVO//NEW CRAFTSMANSHIP: A NEW WORLD invita a riflettere sull’evoluzione del fatto a mano, tra tradizione e innovazione.
A Fiera Milano, Rho saranno presenti le quattro manifestazioni annuali: Salone Internazionale del Mobile, Salone del Complemento d’Arredo, Workplace3.0 e S.Project, dove il design diventa esperienza, tra estetica, funzionalità, modularità e innovazione. Le forme si ammorbidiscono, evocando la natura; materiali pregiati e finiture personalizzabili raccontano un nuovo lusso sartoriale e sensibile, con un interior design che interpreta il vivere contemporaneo in chiave emozionale e tecnologica.
Infine, per il terzo anno consecutivo, l’Arena firmata da Formafantasma ospiterà “Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives” (pad. 14), cinque giorni di incontri con nomi di spicco del panorama internazionale – tra cui Es Devlin, Bjarke Ingels, Lesley Lokko, Valeria Segovia e Paolo Sorrentino, – su temi cruciali per il futuro del design, dell’ospitalità e della progettazione urbana.
In città, sempre in Piazza della Scala, torna dopo il successo della prima edizione Design Kiosk (1-13 aprile), il landmark del Salone del Mobile affidato a Corraini Edizioni (progetto di DWA-Design Studio).
“Oggi qui si lavora e si costruiscono relazioni e progetti che devono durare più di questa settimana: questa è la forza e l’unicità del Salone del Mondo”, con queste parole Maria Porro, Presidente di Salone del Mobile.Milano, inaugura la 63ma edizione del Salone del Mobile. In un periodo di incertezza rispetto alle politiche internazionali, Porro spiega come il Salone stia rispondendo già da tempo ai cambiamenti attraverso un tour mondiale per l’individuazione di nuovi mercati e l’investimento sui giovani talenti, e garantendo quel luogo sicuro in cui le aziende muovono i primi passi e hanno la possibilità di crescere. “Fare industria significa fare cultura”, continua.
Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo, esorta il governo a difendere la filiera, che “rappresenta proprio l’italianità al 100%". Tra gli interventi istituzionali quello di Giuseppe Sala, sindaco di Milano, che ha augurato “buon lavoro a tutti”, ricordando come non debba essere sottovalutata la forza di questo territorio e di questo settore.
Per Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, la forza della manifestazione risiede soprattutto nel saper fare lombardo, nel Made in Italy, nella visione dei giovani e nella concretezza degli artigiani. “Questo è il nostro valore che nessuno ci può togliere e che nessuno riesce lontanamente a imitare. Oggi, in questi 170.000 metri che sono stati tutti affittati, vediamo la rappresentazione di un prodotto di 17 miliardi, una cifra impressionante”.
Anche Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sottolinea l’unicità del panorama italiano: “Il Salone del Mobile deve essere il simbolo della nostra riscossa, di un’Italia che non molla, consapevole della sua forza, della sua unicità, che anche i consumatori americani riconoscono”. “Credo che la risposta più forte che l’Unione Europea deve dare alle sue imprese è di liberare la forza creativa delle imprese europee che sono state limitate da un sistema regolatorio che le ha soffocate nella loro espressione naturale”, ha continuato.