Euroluce 2025: la luce tra passato e futuro

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Artemide - Ph. Diego Ravier

Con 306 espositori, di cui 45% dall’estero, l’appuntamento biennale del Salone del Mobile.Milano in cui diventa protagonista la luce, mostra le aziende impegnate in sperimentazione e riedizioni

Al Salone del Mobile.Milano 2025, tra citazioni del passato, ma con una visione al futuro chiara e precisa che lavora sulla sperimentazione con materiali e tecnologie innovative, a Euroluce 2025 si assiste ad uno spettacolo per gli occhi.

Tra i big della luce e piccole nuove realtà internazionali, la biennale dedicata all’universo della luce dà spazio alle ultime novità in termini di prodotti che le aziende presentano al mercato e che mostrano una continua ricerca per ampliare l’offerta e sfruttare al massimo le potenzialità tecniche e tecnologiche, nonché le nuove fonti luminose.

Tra i padiglioni si assiste alla magia della luce che nelle novità mostra il suo lato più affascinante, ecco una selezione dei nuovi prodotti presentati: Artemide partecipa portando un equilibrio tra la tradizione dei grandi maestri del design italiano, e i temi strettamente contemporanei della sostenibilità, della circolarità e della tecnologia.

Tra i prodotti inediti spicca Arctic, disegnata da BIG (Bjarke Ingels Group), una lampada modulare che prende ispirazione dai solidi archimedei e che rimanda ai cristalli di ghiaccio, forse un omaggio dei progettisti alla propria terra di provenienze. Materiali trasparenti o specchianti avvolgono una fonte luminosa con un sistema che permette agli utenti di montare la lampada, in una visione accessibile e circolare del design. Tra le novità anche Internod sviluppata insieme ad Arup e Stephen Philips, una task light che utilizza un materiale sostenibile come il bambù senza l’utilizzo di molle e con una fonte luminosa altamente tecnologica, una lampada pensata per spazi di lavoro contemporanei.

Tre invece sono le riedizioni che raccontano del passato e della tradizione del design italiano: Cetra disegnata da Vico Magistretti nel 1969 con le sue forme semisferiche, Alcinoo di Gae Aulenti del 1975 perfetta combinazione tra vetro e metallo e Sintesi di Ernesto Gismondi manifesto della tecnica di Artemide.

Anche Flos presenta una combinazione di prodotti nuovi e riedizioni in materiali, finiture e tecnologie inedite. I fratelli Bouroullec, ognuno nel suo ruolo da solista, presentano Luce Cilindrica e Luce Sferica di Ronan e Maap di Erwan. Le prime due offrono una giusta sintesi tra produzione industriale e saper fare artigianale: due fonti luminose centrali a led dimmerabili, a cui si appoggiano come gocce di rugiada, sfere in vetro soffiato trasparente per Luce Sferica e cilindri in vetro borosilicato per Luce Cilindrica. Maap è invece una lampada in Tyvek, che, come un grande foglio di carta, può essere modellato usando delle sfere calamitate da posizionare su una struttura in metallo, creando e sprigionando una luce soffusa e avvolgente. 

Mutuando il concept di Arrangements, Michael Anastassiades  disegna Linked, una lampada modulare composta da maglie lineari in vetro borosilicato disponibili in tre lunghezze 40, 80, 120 cm. I singoli elementi, sottili e curvati alle estremità, si connettono facilmente tra loro grazie a connettori a molla che permettono il passaggio della corrente, accendendo la luce al momento dell’aggancio. Una lampada, che nello stile a cui il designer cipriota ci ha abituato, trasforma la luce in un elemento architettonico dinamico, funzionale e decorativo. 

Per quanto riguarda le riedizioni Flos ha deciso per quest’anno di celebrare il maestro Tobia Scarpa con la riedizione di Seki-Han, progetto del 1963 e in catalogo fino al 1966. Seki-Han 2025 è la riedizione della storica lampada aggiornata da Flos con pale lignee mobili che ruotano attorno al corpo illuminante per modulare la luce in modo dinamico. La struttura, rialzata a 185 cm, ha una nuova base in ferro nero che ne alleggerisce l’aspetto. È disponibile anche in una versione a sospensione da 168 cm. La sorgente luminosa è ora un LED custom a luce calda e dimmerabile, che garantisce un’emissione omogenea a 360. Anche la celebre Biagio del 1968 viene rieditata in una serie speciale di 150 pezzi numerati in onice miele. Scavata da un blocco unico, la lampada esalta la traslucenza e le venature naturali della pietra, trasformandosi in una scultura luminosa che fonde artigianalità e innovazione tecnologica. Ogni esemplare è certificato, numerato e confezionato in un packaging sostenibile. Un tributo poetico alla materia e al design italiano. 

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Artemide - Ph. Diego Ravier

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Flos - Ph. Diego Ravier

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Grau - Ph. Diego Ravier

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Ambientec - Ph. Diego Ravier

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Lasvit - Ph. Diego Ravier

L’obiettivo di Grau per quest’anno è portare la poesia della luce nella vita quotidiana, creando un mix tra emozione e funzione senza venir meno alla semplicità d’uso. L’azienda tedesca combina nei propri prodotti la poesia della forma con la tecnologia Sunset Dimming che influenza positivamente il bioritmo e la salute mentale incorporate nelle lampade Fire table e Fire floor. Novità anche Campfire, una scultura luminosa alta 150cm che ricorda le atmosfere di un falò sulla spiaggia.

Ambientec, azienda giapponese alla sua seconda partecipazione a Euroluce, presenta due nuovi prodotti. Vosco di Nao Tamura e Barcarolle di Yoshiki Matsuyama: oggetti poetici e senza fili, che fondono design essenziale e tecnologia LED avanzata. Caratterizzate da luce calda, materiali pregiati e ricarica USB, sono pensate per durare nel tempo e accompagnare la vita quotidiana, dentro e fuori casa. 

Sul benessere e il legame tra luce e acqua gioca Soaked in Light, l’esperienza che Lasvit mette in scena per la sua partecipazione a Euroluce 2025, un’installazione disegnata da Martin Gallo. Al centro dell’installazione Splash, che attraverso l’utilizzo del vetro e della luce mette in scena una scenografia che ricorda i movimenti dell’acqua illuminata dal sole. Ad accompagnare l’installazione anche la presentazione di nuovi prodotti come Vera di Patrick Jouin. Una lampada che cattura l’essenza del bosco attraverso un equilibrio tra matericità organica e precisione tecnica. Il progetto unisce vetro borosilicato e vetro fuso con texture di corteccia, creando un dialogo tra natura e ingegneria.

Per la sua partecipazione al Salone del Mobile Milano 2025, Barovier&Toso presenta tre nuove collezioni: Agave, disegnata con Garcìa Cumini, si ispira all'eleganza della pianta omonima, con elementi in cristallo modellati come foglie allungate, impreziositi dalla tecnica della rugiada. Midtown richiama l’architettura newyorkese degli anni ’20-’30 con una composizione geometrica di lastre in cristallo scanalato che crea giochi di luce diffusa. Webb ruota attorno a moduli esagonali in cristallo veneziano, anch’essi decorati con effetto rugiada e retroilluminati, per soluzioni luminose versatili e scenografiche, entrambe disegnate da Barovier&Toso.

Con 7 nuove famiglie di prodotti, 2 aggiornamenti e un totale di 21 modelli, Foscarini si presenta a questa edizione di Euroluce 2025 con una serie di collaborazioni con nuovi e storici designer, che sottolineano e rafforzano lo spirito dell’azienda nel creare oggetti luminosi che siano anche elementi d’arredo, capaci di definire lo spazio con presenza, carattere ed emozione. Il focus per le nuove famiglie di prodotti è stata l’evoluzione di un prodotto senza tempo come il chandelier. Su questo presupposto lo studio Rodolfo Dordoni disegna Etoile, una versione contemporanea del lampadario muranese, che attraverso la sottrazione e l’uso di vetro pirex trasparente e vetro acidato per i diffusori, crea un oggetto contemporaneo che affonda le radici nella tradizione. 

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Barovier&Toso - Ph. Diego Ravier

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Foscarini - Ph. Diego Ravier

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Davide Groppi - Ph. Diego Ravier

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Luceplan - Ph. Diego Ravier

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Cariboni Group - Ph. Diego Ravier

Per la sua prima collaborazione con il brand veneto, Francesca Lanzavecchia disegna Tilia e Allumette: la prima un’ode alla natura e ai suoi processi che regolano la crescita e l’evoluzione, un oggetto che reinterpreta l’archetipo del lampadario facendolo diventare un organismo vivente che cresce nello spazio. Allumette è invece l’interpretazione contemporanea del lampadario a bracci: con una sapiente organizzazione di materiali e di pesi e contrappesi, il lampadario viene scomposto e alleggerito dall’utilizzo di PMMA trasparente che trasmettere la luce LED proveniente dalla base di ogni singolo braccio, e rende visibili elementi tecnici come i cavi tessili, che diventano elementi progettuali disegnando forme fluide e inaspettate. Sperimentazione sui materiali invece propongono Francesco e Alberto Meda con Alicudi, Filicudi e Panarea, tre lampade da soffitto in lava riciclata con spessori minimi (8-10mm) e prodotte con la collaborazione di Ranieri. Ogni lampada diventa unica grazie al materiale e alla lavorazione manuale altamente artigianale.

Seguendo l’essenza che lo contraddistingue in ognuno dei suoi prodotti, Davide Groppi presenta quest’anno una serie di oggetti luminosi che si contraddistinguono per la leggerezza e l’essenza delle forme. TaO è una lampada è una sfera nera che sembra sfidare la gravità e galleggiare nel vuoto. Una lampada che sospesa che attraverso un sapiente gioco di pesi e bilanciamenti, riesce ad esprimere al meglio l’essenza della luce. Dal legame tra fotografia e luce invece nasce Set, un sistema illuminante ispirato alle attrezzature fotografiche.  Uno stelo su cui poter agganciare un proiettore e una serie di accessori: diffusori, riflettori, filtri, frangiluce, snoot per giocare con la luce e farla dialogare con lo spazio.

Si presenta con quattro novità a Euroluce anche Luceplan che riconferma le sue collaborazioni con Alessandro Zambelli e Daniel Rybakken e proprio di quest’ultimo è Markis, un’elegante sospensione essenziale nelle forme e nei materiali. Un giunto triangolare che accoglie tre estrusi in alluminio a cui viene tesa una tela che copre le sorgenti a LED. Un lavoro di semplicità che restituisce un oggetto minimo e allo stempo tempo elegantissimo.

Cariboni group, come sa sua mission aziendale,  invece si concentra sulle proposte che guardano all’illuminazione urbana e architetturale, e presenta, su progetto di Alfonso Femia, Spoon, un sistema d’illuminazione capace di dialogare con lo spazio urbano.

Tante novità a Euroluce 2025, un evento che come ogni due anni, rappresenta un momento fondamentale nel panorama del prodotto luce, mostrando novità e approcci sempre nuovi e inaspettati. 

10 aprile 2025
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