Le 10 architetture più attese del 2025

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BIG, Suzhou Museum of Contemporary Art, Suzhou, Cina. Rendering di ATChain

Da Studio Gang a BIG, da Sou Fujimoto a Foster + Partners: i migliori studi di architettura al mondo completeranno un nuovo capolavoro quest’anno

Non solo Expo Osaka 2025: gli studi di architettura più rilevanti anche quest’anno si sfidano per realizzare gli edifici più iconici, imponenti e memorabili: musei, stazioni dei treni, edifici religiosi… Abbiamo selezionato 10 tra i progetti di architettura più attesi per il 2025: progetti in via di conclusione, di cui si aspetta solo il taglio del nastro. La nostra selezione di quest’anno spazia nei cinque continenti: da Roma a Brisbane, da Dakar a Philadelphia.

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OMA, estensione del New Museum, New York, Stati Uniti. Courtesy New Museum

OMA, New Museum, New York

Un nuovo ampliamento del New Museum di New York, progettato dallo studio OMA, andrà ad affiancare alla già iconica struttura progettata dallo studio giapponese SANAA nel 2007. L’edificio – sette piani e 5.500 mq di estensione – raddoppierà lo spazio espositivo disponibile. Il nuovo ampliamento del museo ospiterà anche il suo incubatore culturale NEW INC e diversi spazi dedicato all’educazione e ai programmi comunitari. 

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BIGSuzhou Museum of Contemporary Art, Suzhou, Cina. Rendering di ATChain

BIG, Museo d’Arte Contemporanea di Suzhou

Concepito come un villaggio tradizionale, con 12 padiglioni che reinterpretano in chiave contemporanea il paesaggio della città, il progetto fa parte di un piano di sviluppo più ampio della città di Suzhou intorno al lago Jinji. Elemento che caratterizza il progetto è il suo tetto a falda: un nastro continuo che si snoda tra i padiglioni e incornicia i cortili.

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Alvisi Kirimoto, Basilica di Massenzio, Roma, Italia. Courtesy Alvisi Kirimoto

Alvisi Kirimoto, Basilica di Massenzio, Roma

Alvisi Kirimoto ha progettato un nuovo palco e un percorso espositivo più ricco e accogliente per scoprire la Basilica di Massenzio a Roma, presso il Parco Archeologico del Colosseo. Il sistema di interventi previsti è volto al miglioramento della fruizione del monumento, alla sua valorizzazione e a una sua più efficace integrazione nel percorso di visita del Foro Romano.

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Sou Fujimoto, The Grand Ring, Osaka, Giappone. Courtesy Expo Osaka 2025

Sou Fujimoto, The Grand Ring, Osaka

The Grand Ring sarà il punto di riferimento di Expo Osaka 2025: un elemento di unione fisica e simbolica tra i 161 partecipanti all’evento globale che si terrà tra aprile ed ottobre in Giappone. L’anello progettato da Sou Fujimoto avrà una circonferenza di 2 chilometri, diventando una delle strutture in legno più grande al mondo. Sarà caratterizzata dai tipici giunti “nucki”, una tecnica costruttiva tipica dell’architettura giapponese, usata solitamente per la costruzione dei templi.

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Kéré Architecture, Goethe Institute, Dakar, Senegal. Courtesy Kéré Architecture

Kéré Architecture, Goethe Institute, Dakar

Situato all'interno di un’area verde, il progetto di Kéré si modella attorno le chiome degli alberi presenti nel sito. La struttura è in mattoni di laterite, una roccia residua locale con qualità isolanti, aiutando la regolazione climatica degli interni. La nuova architettura nella capitale del Senegal offrirà spazi per un'ampia gamma di attività, che vanno da mostre e corsi di lingua a concerti e incontri, il tutto valorizzando il paesaggio culturale locale.

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Foster + Partners, Zayed National Museum, Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti. Courtesy Foster + Partners

Foster + Partners, Zayed National Museum, Abu Dhabi

Il Distretto Culturale dell’isola di Saadiyat, ad Abu Dhabi, diventerà una delle aree con più alte concentrazioni al mondo di esperienze culturali. Il museo progettato da Foster + Partners, dedicato alla storia e alla cultura del paese nonché alla memoria di Zayed bin Sultan Al Nahyan, primo presidente Emirati Arabi, affiancherà il Louvre Abu Dhabi e sarà presso raggiunto da altre strutture mirabolanti come il Guggenheim Abu Dhabi, il Natural History Museum Abu Dhabi e il teamLab Phenomena Abu Dhabi.

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AMDL Circle, Padiglione Paesi Nordici Expo Osaka 2025, Giappone. Courtesy AMDL Circle

AMDL Circle, Padiglione Paesi Nordici Expo Osaka 2025

“L’installazione implica di collocare e assemblare qualcosa di preesistente, mentre la costruzione implica l’uso e il consumo di materiali e risorse.” Con queste parole Michele De Lucchi descrive il suo progetto per l’Expo 2025 di Osaka, “Una struttura in legno facile da smontare e riutilizzare”. Il padiglione vuole mostrare il rispetto e il legame dei popoli nordici con l’ambiente, offrendo al contempo un ampio spazio per l'esposizione delle innovazioni tecnologiche.

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SOM, William H. Gray III 30th Street Station, Filadelfia, Stati Uniti. Courtesy SOM

SOM, William H. Gray III 30th Street Station, Filadelfia

L’ambizioso progetto di SOM a Filadelfia trasforma una stazione storica in un nuovo edificio a uso misto, pensato non solo per i milioni di viaggiatori che ogni anno utilizzano l’infrastruttura, ma anche per il quartiere attorno. Per questo lo studio statunitense ha studiato con particolare attenzione disegno e dinamiche degli spazi pubblici del progetto.

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Snohetta, Queensland Perfoming Arts Centre, Brisbane, Australia. Courtesy Snohetta

Snøhetta, Queensland Perfoming Arts Centre

Balletto, opera, musical, performance… il QPAC sarà una struttura tecnologica e attenta alle nuove tendenze nel mondo del teatro. L'edificio è disposto a strati: il nucleo centrale è un auditorium da 1.500 posti, racchiuso in un involucro di cemento. Questo si basa su uno dei progetti dell’architetto Robin Gibson, una composizione sperimentale di gradini in cemento. Un velo di vetro increspato avvolge il nucleo di cemento. La forma esterna si riferisce al riflesso e al movimento del fiume, rivelando o sfocando le attività all'interno.

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Studio Gang, David Rubenstein Treehouse, Boston, Stati Uniti. Courtesy Studio Gang

Studio Gang, David Rubenstein Treehouse, Boston

La David Rubenstein Treehouse, progettata dallo Studio Gang per l'Università di Harvard a Boston, ridefinisce la tipologia delle sale conferenze. Questi edifici sono spesso isolati, ad alto consumo energetico e scollegati dall'ambiente circostante. Come primo edificio in legno massiccio di Harvard, la Treehouse enfatizza la costruzione a basse emissioni di carbonio e crea uno spazio che favorisce la conversazione, la collaborazione e la connessione tra la comunità e l'ambiente circostante.

3 febbraio 2025
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